Ti ho cercata nel silenzio della notte,
Shaila
tra i cuscini del divano che non sa dimenticare.
Ho poggiato la testa lì,
per cercare ancora il tuo profumo,
quel respiro di te che sembrava eterno.
Ho chiamato il tuo nome piano,
come se potessi ancora sentirmi.
Ho sperato di rivederti arrivare,
con quel passo tutto tuo
leggero, ondeggiante,
una piccola danza che solo tu sapevi fare
e poi ritrovare quello sguardo azzurro
che si incrocia col mio
e guardarci insieme
come se il tempo fosse ancora nostro.
Ma al tuo posto
solo il vuoto,
una mancanza che urla silenziosa,
che mi raggiunge ogni volta che ti cerco e non ti trovo.
Quel vuoto non smette.
Non cede.
È un’eco che si allarga,
ogni sera,
quando il cuore ti chiama e trova solo silenzio.
Queste parole sono un piccolo frammento del mio cuore. Le ho scritte in un momento in cui la mancanza si fa presenza, e la memoria diventa poesia. Questa poesia è un tributo al filo invisibile che unisce i cuori oltre il tempo.

Grazie Luna